Un Tranquillo Weekend di Rottura, ovvero,riuscirà Niidaime a sopravvivere?

Aveva concluso anche l'ultimo caso con la famiglia alleata.Per un pò di tempo le acque sarebbero state calme,e in caso di qualche attacco poteva tranquillamente affidarsi ai suoi guardiani.
Ma ormai era arrivato il momento di una cosa che desiderava ardentemente!
Che veniva seconda solo nel voler vedere Niidaime vestito da coniglio.
Passare un Weekend con lui.
- Intensificheremo il nostro rapporto!-esclamò Giotto mentre preparava la borsa-Ci avvicineremmo e....-

"Il Teatrino Mentale di Giotto".
*si vede Giotto con in mano un grosso pesce*
*Niidaime lo guarda con ammirazione*
- Che bravo sei stato Giotto! Vuoi che pensi alla cena?
Oppure vuoi che ti prepari il bagno?
oppure...
*volto arrossato e i capelli sciolti"
...Me?-
"Fine Teatrino Mentale di Giotto".

-SI! ANDRA' SICURAMENTE COSI'!- disse entusiasta asciugandosi il rivolo di sangue che gli usciva dal sangue,andando verso la camera di Niidaime spalancandola.
- NIIDAIME,SI VA A PESCA!-

- No.-
La risposta del giovane uomo arrivò fredda, gelida, glaciale e istantanea. Chissà cosa aveva in mente quell'idiota di Giotto.
Il futuro boss dei Vongola (Giotto lo aveva deciso dopo una sbronza leggendaria) temeva quell'individuo.
Era strano, lo si poteva addirittura definire pazzo. E per di più aveva certe tendenze da stalker.
Più di una volta aveva sorpreso il biondo in agguato dietro all'angolo oppure a rovistare tra i suoi effetti personali.
Vongola Secondo posò il libro che stava leggendo e tentò di ignorare in tutti i modi Giotto.
La sua risposta era "no" e "no" doveva rimanere.
Fissò intensamente una mosca. Quando quella prese fuoco, si stropicciò gli occhi e si voltò furioso verso Giotto.
Devo essermi concentrato troppo sull'ignorarlo.
- Dimmi perché dovrei andare a pescare con... con te!!-

- Bhè perchè...- il giovane boss stava per cadere vittima nuovamente dell'estasiante visione dei suoi teatrini,ma riuscì a controllarsi.
- I rapporti tra noi sono un pò..come dire...freddolini- si passò una mano tra i capelli- Tra il Bosso e il futuro boss...immagino che devano essere molto più buoni...poichè ti lascerò alle redini di tutto...quale modo migliore di intensificare la nostra amicizia se non passare un weekend praticando uno sano sport maschile?
LA PESCA!-fece apparire dal nulla una canna da pesca che agitò-
Se propio non vuoi...ho ancora quel costume da coniglio...-mormorò con voce bassa,abbassando gli occhi,per poi rialzarli e guardare Niidaime come un adorabile bimbo di cinque guardava la mamma per chiedergli un'altra caramella.

Niidaime lo fissò come se fosse uno scarafaggio che si mette a fare la samba con un ragno e una cavalletta.
- Da dove... sbuca.. quella... ...-
Andare a pesca.
Vongola Secondo iniziava a cedere. Non tanto per la faccia di Giotto, quella gli dava il volta stomaco.
Piuttosto, gli venne in mente l'ultima volta che era andato a pescare con il suo amico dal cappello di paglia.
Lui era stato mangiato da un pesce spada orientale del caucaso, quindi decise di non andarci più...
Ma lui era un campione, un pescatore nato. Era la sua natura. Non poteva farne a meno.
Si avvicinò precipitosamente al suo superiore e gli puntò l'indice contro, scuro in volto.
- Ho delle condizioni.-
Le elencò aggiungendo un dito dopo averne enunciata ognuna.
- Stanze separate. Devi mantenerti a un metro di distanza almeno. Non voglio battutacce e, santo cielo, Bob (?), ti cola sangue da naso.-

- Uhn?-Giotto si toccò il naso e poi si fissò le dita macchiate di sangue- Dannazione,ancora!-
Poteva dipendere dal fatto che era un sacco di tempo che Niidaime non si avvicinava così tanto a lui.Di solito manteneva una distanza di 5 metri o anche di più.
-Bhè..ok allora!-sorrise Giotto asciugandosi il sangue e poi guardando Niidaime- Prepara tutto,e poi quando arriveremmo al cottage,se non prendiamo nulla mi piacerebbe prepararti una Jambalaya!-

- Non so cosa sia e non lo voglio sapere, ma io non dormo in cottage con te.- sbottò tirando fuori un sacco a pelo nero con lo stemma dei Vongola -Io dormo fuori. Magari in riva al fiume. Assieme agli orsi...-
Sì, non gli sarebbe dispiaciuto... Guardare il cielo stellato mentre aspettava che qualcosa abboccasse, ridendo e scherzando con un'orsa bruna e i suoi cucciolotti... Sotto sotto era un tenerone.
Ma c'era un grosso problema. Un problema con fattezze umane, vestito di nero e con strane tendenze che... da dove sbuca quel cappellino?
Vongola Secondo non sopportava Giotto. Lo detestava. Era noioso, appiccicoso, strambo... e sembrava non fosse mai andato a pescare. Questa era la cosa che lo faceva più imbestialire.

- La pesca è uno sport sacro!- urlò sbattendo con violenza una camicia nella valigia.
- Se osa profanare il sacro nome del Pescatore, giuro che... che gli faccio del male. Molto... moltissimo... male!-

Giotto,che si era preparato con due ore di anticipo,aspettava impaziente Niidaime in macchina.
Appoggiato al volante guardava con sguardo assorto fuori dal finestrino.
Era molto,molto felice che avesse accettato...anche se avvertiva una strana sensazione. Certe volte Vongola Secondo lo terrorizzava.
Aveva sentito alcuni voci,secondo le quali Niidaime era un vero appassionato di pesca.
E che un tizio che era andato con lui una volta era morto in circostante misteriose.

"Teatrino Mentale di Giotto"
*Si vede Giotto che mette male l'esca*
Niidaime.-COSA FAI? STOLTO!
*afferra la testa di Vongola Primo e la tiene con forza sott'acqua *
"Fine Teatrino Mentale di Giotto"

Assunse un'espressione tetra e un sorrisino tirato.
-Me...Meno male che ho esperienza di pesca...-balbettò per autoincoraggiarsi,sistemandosi il cappellino.

Niidaime si presentò, pronto per la nuova avventura.
Indossava la vera e proèprio tenuta del pescatore: cappellino di paglia decorato con le esce finte, giubbotto senza maniche fornito di vari tasconi, pantaloni lunghi molto simili al giubbotto, stivali, canna fissa e non e cassettina degli attrezzi nera e verde.
Caricò tutto nel baule con cura e calma e chiuse lo sportello talmente forte che il vetro si incrinò.
Stava per aprire la portiera anteriore, quando notò Giotto che fissava il vuoto con un sorriso tirato.
- Uhm...-
mugugnò, e si sedette dietro all'autista, in modo che faccesse fatica persino a guardare nello specchietto retrovisore.
- Ok, pronti! Parti pure.-

Giotto si destò e si girò .-Ma perchè ti sei messo l...- si bloccò all'espressione di Niidaime tornando davanti al volante.
-Ok A- Ahahah...Possiamo partire...-accesse la macchina e partì,mantenendo una andatura abbastanza veloce.
Tamburellava con le dita sul volante,fischiettando basso muovendo la mano verso l'autoradio.
- Ti dispiace...?- l'accese e la musica si liberò nella vettura

"Quei oci me fa guera
e me ferisse ognora.
Ma più, cara,
mi inamora,
quel vostro bel visin.

Insoma me piasé
no so se lo sapiè
che abia tuto in sconquasso
sto gramo coresin."


"MI AMMAZZA! MI AMMAZZA!" gridò mentalmente Giotto sconvolto,staccando di botto l'autoradio e buttandola fuori dal finestrino.
-In fondo si stà bene così...-

- Mh...-
In verità Vongola Secondo non stava ascoltando. Era appoggiato con la fronte al finestrino e fissava il panorama senza vederlo.
Dopo tanto tempo tornava a pescare. Con un idiota, ma tornava a pescare.
Sorrise leggermente. Forse Giotto non era così inutile.

- ... Questo è il nostro... Tuo cottage?-
Era un bel cottage, carino, con tanti fiori attorno... e a pochi passi da un bel fiumiciattolo.
Potrei anche pensare di dormire al chiuso.
Prese la sua valigia e gli attrezzi da pesca e si fiondò in riva al fiume, sorridendo come un ebete bambino felice.

-Sono felice che ti piac..-
Non aveva fatto in tempo a finire la frase che Niidaime era già andato in riva al fiume.
"Bhè ma almeno...sorride!" pensò in preda all'estasi,mentre apriva il baule per prendere le canne e il cestino con le esche.
-Uh?- mormorò quando notò delle goccie di sangue cadere sul tessuto del baule.
Si toccò il naso e si ritrovò le dita nuovamente sporche di sangue.
" Di nuoooovoooo!" gridò mentalmente.
"Se non la pianto mi prenderà per un maniaco!"
chiuse di scatto il cofano e raggiunse Niidaime posando il cestino e una canna.
-Venivo qua fin da piccolo con mio padre a pescare...il cottage ovviamente non era mio...ma l'ho acquistato poco tempo fa...Quando ho saputo che ti piaceva pescare.-sistemò la lenza- Qualche volta sarebbe divertente venirci anche con gli altri e i guardiani!-sorrise guardando davanti a sè.

- Ho preso un'alborella!- esclamò raggiante Vongola Secondo!
- Scusa, hai detto qualcosa?- chiese al biondo dopo aver messo nel secchio la prima vittima.
Ne prenderò un sacco, così me le cucino stasera.
Vongola Secondo sistemò un'altra esca sull'amo e si mise ad ammirare il panorama.
- Non è male qui. Abboccano subito e il posto è bello e tranquillo. -
si sdraiò e fissò le nuvole. L'unico rumore era lo scrosciare dell'acqua. Un paradiso, insomma.
- Giotto, lo ammetto, questa volta hai avuto una buona idea... Giotto?-

-Nulla...- il biondo piageva lacrime interiori e no.
"Nonhascoltatonulla.Nonhaascoltatonulla!"
Sistemò l'esca e con bel lancio,tirò lontano.
Aspettò ancora un pò e poi la lenza cominciò a tirare.
.OH GUARDA,UN PESCEGATTOH!-disse raggiante quando lo tirò su mettendolo nel secchio.

- Ehm, Giotto. Il tuo pesce gatto sta miagolando!- commentò niidaime schifato.
La sua faccia divenne ancora più schifata quando notò che a miagolare era effettivamente un pesce.
Controllò la canna da pesca e tornò a stendersi.
Spero di essermelo sognato.
Dopo qualche secondo scoppiò a ridere.
- È da tempo che non mi divertivo così. Un bel fiume, la mia canna da pesca e qualche cavolata sulla quale ridere. Eeeh, anche con il mio amico mi divertivo così!-
Ma poi l'han divorato... Cos'è, quello? Un falchetto? Sarà un falchetto...?
Niidaime si perse così tanto nei suoi pensieri che quasi si addormentò.
Quando sentì un rumore anomalo provenire dall'acqua, però, scatò in piedi tendendo le orecchie.
- ... La vecchia Berta.-

-Eh? Berta?- ripetè Giotto- Ma no!-
sventolò la mano avvicinandosi un pò di più,tirando su i pantaloni e infilandoli negli stivali di gomma.
-E' ORTENSIA!-
Una specie di carpa,grande come Giotto sguizzò fuori per poi ricadere addosso al biondo sfiorandolo appena.
-L'Ho presa da piccolo con mio padre.Ed era così carina e affettuosa che ho deciso di tenerla. Tutti gli altri avevano un cane e io avevo Ortensia!E' COSI' PICCIA!-
Accarezzò il pesce che si dimenava,logicamente.
Solo che sembrava cercasse di colpire Giotto con la coda.